L’unità di Senologia si svolge in tre fasi:
Il colloquio con il senologo è il primo contatto che consente allo specialista la raccolta dei dati personali della paziente: conoscerne le abitudini di vita, le patologie senologiche familiari, le eventuali terapie ormonali in atto o pregresse e le indagini già eseguite.
La visita permette di formulare una diagnosi, prescrivere esami strumentali e suggerire un programma di periodico controllo. Nei casi di patologia accertata il senologo stabilisce l’indirizzo terapeutico ne condivide
la modalità con la paziente e rilascia:
-il referto della visita per informare
-il medico curante sulle decisioni prese in merito.
Le indagini strumentali vertono essenzialmente su diverse metodiche di Diagnostica per Immagini. Lo scopo fondamentale della radiologia in campo senologico è quello di evidenziare la patologia e valutarne l’entità per pianificare un corretto trattamento medico/chirurgico.
Gli strumenti a disposizione sono:
• Mammografia digitale con tomosintesi
• Ecografia diagnostica
• Ecografia operativa (prelievi cito-microistologici)
• Risonanza magnetica con mezzo di contrasto
In questo scenario diagnostico la mammografia rimane la prima opzione. Le altre indagini derivano dalla necessità di svolgere ulteriori approfondimenti clinici.
Questo Servizio provvede alla lettura di ogni prelievo senologico, alla descrizione ed alla classificazione del materiale operatorio in modo da consentire indicazioni terapeutiche mirate, innovative ed efficaci per la selezione delle pazienti responsive a farmaci specifici. L’Anatomia Patologica effettua la diagnosi intraoperatoria del linfonodo sentinella e delle formazioni di dubbia diagnosi strumentale.
Terapia Chirurgica
Alla chirurgia spetta il compito della rimozione radicale della neoplasia. Questo avviene con l’asportazione di una porzione di ghiandola mammaria (quadrantectomia) o con la rimozione dell’ intera ghiandola (mastectomia). La scelta dell’intervento è condizionata dal rapporto tra il volume mammella- nodulo e da particolari esigenze emerse nel
colloquio con il chirurgo. La metodica del “linfonodo sentinella”, in pazienti selezionate, può evitare lo svuotamento del cavo ascellare.
Chirurgia plastica ricostruttiva
Nei casi di intervento chirurgico demolitivo la collaborazione chirurgo senologo-chirurgo plastico permette di attivare nella stessa seduta diverse metodiche ricostruttive:
- Trasposizione di lembi miocutanei autologhi
- Impianto di espansore temporaneo
- Impianto di protesi definitiva
- Lipofilling (innesto di tessuto adiposo della paziente)
- Rimodellamento della mammella controlaterale
La scelta della metodica ricostruttiva viene pianificata con la paziente nella visita pre operatoria.
Radioterapia
Il servizio di Radioterapia è dotato di tecnologie avanzate che permettono, con estrema precisione e rapidità, il trattamento delle pazienti senologiche secondo protocolli innovativi e selezionati previsti nelle linee guida Europee. L’inizio del trattamento radioterapico avviene entro 30 giorni dall’intervento chirurgico tranne in casi di concomitanti terapie farmacologiche.
Riabilitazione
Nelle donne che hanno subito l’asportazione dei linfonodi ascellari si rende necessario un percorso fisioterapico riabilitativo al fine di evitare l’insorgenza di turbe sensitivo-motorie. È inoltre indicato il massaggio linfodrenante dell’arto superiore per ovviare all’edema del braccio causato dall’interruzione chirurgica delle vie linfatiche.
Prezzi delle prestazioni:
Visita oncologica
€ 150
Visita senologica
€150
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Contatti
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